L'autorità di regolamentazione bulgara si propone di bloccare oltre 150 siti di gioco d'azzardo senza licenza


L'Agenzia nazionale delle entrate (NRA) della Bulgaria ha avviato una campagna di controllo bloccando oltre 150 siti web di gioco d'azzardo senza licenza dall'accesso allo spazio iGaming del paese. L'organismo di regolamentazione ha riferito che una percentuale significativa di piattaforme di gioco online illecite opera con licenze emesse da governi al di fuori dell'Unione Europea.
La NRA si è astenuta dal divulgare informazioni specifiche riguardanti i siti web che aveva limitato. Ha tuttavia sottolineato che interromperà tempestivamente entro tre giorni l'accesso ai domini ritenuti in violazione.
Supponendo che i siti web rimangano accessibili oltre il periodo indicato, la NRA notificherà all'Alta Corte bulgara di richiedere un'ingiunzione che richieda ai fornitori di servizi internet (ISP) di limitare l'accesso a tali casinò.
Recentemente, l’NRA ha adottato una posizione più rigorosa nei confronti del gioco d’azzardo illecito su Internet, implementando ulteriori misure misure antiriciclaggio (AML) e obblighi normativi per i siti di gioco d'azzardo autorizzati.
Dopo essere stata sottoposta ad una valutazione MONEYVAL in agosto, la NRA ha istituito un nuovo ramo, "Prevenzione e contrasto al riciclaggio di denaro". Questa divisione è stata responsabile della supervisione delle transazioni di gioco e della conduzione di controlli sui registri finanziari dei fornitori registrati giochi da casinò.
L'autorità di regolamentazione ha notificato agli operatori bulgari i requisiti necessari per trasferire i loro protocolli server a "NIS ordnance" entro il 1° ottobre, sottolineando la necessità di conformità.
La legislazione sulle misure di protezione antiriciclaggio (APM) stabilisce che l'ANR è responsabile della supervisione della conformità normativa di tutti i soggetti autorizzati operatori del gioco nella nazione europea.
Nel mese di giugno, Bulgaria ha risolto con successo la prolungata impasse politica eleggendo Nikolay Denkov del Partito del Cambiamento a capo del governo, con il sostegno di due terzi dei parlamentari. A causa di una serie di quattro elezioni generali consecutive nell’arco di 18 mesi, la Bulgaria ha dovuto affrontare un’instabilità politica, che ha reso necessario un rinvio della tempistica prevista per l’adozione dell’Euro come potenziale Stato membro.
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